lunedì 19 novembre 2012

La collina dei papaveri, una deliziosa storia adolescenziale



Giappone 2011

Goro Miyazaki, il figlio del grande maestro Hayao, è tornato!! 
Dopo averci donato il discusso Racconti di Terramare, a me è piaciuto molto U_U, ci si sposta su un genere totalmente diverso. Questa volta la storia raccontata si ispira al dopoguerra giapponese e lo fa con uno stile realistico, dolce e delicato. Qualcosa di molto diverso quindi dai bellissimi risvolti fantastici ai quali siamo abituati. Diverso anche da lungometraggi come Porco Rosso che, nonostante lo stile diverso e più reale, contiene sempre dei richiami fantastici (ad esempio il protagonista maiale). Detto così penserete sicuramente di assistere a qualcosa di piatto e noioso che mostra il solito ritratto storico; bene avete sbagliato in pieno! Sono rimasta colpita dalla bellezza di questo film ma andiamo per gradi.

Siamo nel 1963 a Yokohama. Il Giappone ce la sta mettendo tutta a riprendersi dalla guerra e i giovani liceali portano avanti i propri ideali per rinnovare il paese rimanendo allo stesso tempo ancorati a quei saldi valori del passato senza i quali non si potrebbe costruire il futuro. Tra questi studenti troviamo Umi e Shun. La prima gestisce una locanda insieme alla madre ed ha l'abitudine di innalzare ogni giorno le bandiere in ricordo del padre perso in mare. Il secondo è attivo nella salvaguardia del vecchio centro culturale gestito da studenti maschi, il Quartier Latin. I due si conoscono e nasce una profonda amicizia e anche lei, insieme alle altre studentesse, verrà coinvolta nella salvaguardia di un luogo così importante. Così il legame fra i due si fa sempre più profondo fin oa porre i due ragazzi davanti a scelte e colpi di scena.


La collina dei papaveri mi è piaciuto particolarmente perchè mostra come qualsiasi storia che sulla carta sembri semplice messa in mano ai Miyazaki (questa volta sono in due!) riveli un'attenzione, una delicatezza ed una perfezione incredibile nel delineare lo svolgimento narrativo e la caratterizzazione dei personaggi e dei contesti nei quali vivono. Io solitamente non amo opere in cui compaiono rivoluzioni e polemiche perchè si tende sempre a sostenere con violenza e odio qualcosa che spazzi via il passato con i suoi valori e le sue credenze, considerato il "male". Qui invece è diverso, i ragazzi vogliono costruire un nuovo futuro ma SALVAGUARDANDO IL PASSATO. Senza i saldi valori del passato e della tradizione come basi non si può costruire niente. I ragazzi giapponesi di quell'epoca l'hanno capito e non c'è cosa più bella.
Tutto questo però, nonostante l'importanza che ha, fa da sfondo ai protagonisti. Altra cosa che apprezzo molto: la caratterizzazione dei personaggi e la loro evoluzione, seguita sempre con dolcezza ed attenzione. Il tocco delicato tipico dello Studio Ghibli rende il tutto più avvolgente e coinvolgente. 
Il tutto è confezionato e accompagnato da una colonna sonora azzeccata e bellissima, che fa da protagonista. Abbiamo Satoshi Takebe che riporta in auge musiche e melodie degli anni '60 giapponesi, riprendendo canzoni famose e componendo nuovi brani richiamanti quel periodo. Bellissime le interpretazioni di Aoi Teshima, una bravissima cantante che collabora con lo Studio Ghibli oramai da parecchi anni. Nella Collina dei Papaveri ci ha deliziato con la bellissima Sayonara no Natsu. Un'altra menzione speciale va alla bellissima e famosissima Ue o Muite Arukou di Kyu Sakamoto, che non solo rende viva un'epoca ma anche un grande cantante rimasto nel mito di quegli anni, purtroppo anche a causa della sua tragica morte.


Veniamo alla nota dolente: la distribuzioneXD Ebbene sì la Lucky Red, non si sa in base a quali criteri, ha deciso di portare al cinema questa perla solo un giorno, precisamente il 6 novembre, con la scusa di evento unico. Capisco che purtroppo questi splendidi film tanto per cambiare non riempiono le sale italiane, ma almeno una settimana completa di programmazione non penso avrebbe portato così tanti danni alla Lucky Red. Sono stata molto fortunata perchè quel pomeriggio facendo qualche corsa sono riuscita a vederlo. 



Vi lascio consigliando a tutti questo splendido film. La collina dei papaveri fa riflettere con i suoi temi importanti in una società come quella di oggi, fa emozionare con la storia dei protagonisti e con una colonna sonora meravigliosa.

2 commenti:

Nyu Egawa ha detto...

A me I racconti di Terramare non è piaciuto molto.. era un po' angosciante.. eppure io guardo drammi di ogni genere.. ^^
..è da tanto che non lo vedo.. un giorno di questi lo riguardo!

La collina dei papaveri invece è stato bellissimo!

ValeriucciaKaneshiroIIdaTokyo ha detto...

Grazie per la visita!^_^ In effetti I racconti di Terramare ha un'atmosfera completamente diversa rispetto agli altri film di Miyazaki padre; lo ricordo poco anch'io, ricordo solo che lo apprezzai proprio per questa sua dimensione diversa! La collina dei papaveri poi è delizioso*_*